La bioarchitettura


La parola bioarchitettura deriva dal tedesco “Baubiologie” che significa “biologia edile”. Questo tipo di architettura che opera nel rispetto dell’ambiente nasce in Germania alla fine degli anni Settanta quando, in risposta alla crisi energetica mondiale del 1973 causata dalla mancanza di petrolio, il mondo dell’edilizia puntò sull’utilizzo dell’energia solare nelle case.

Un metodo che fu condiviso anche dagli Stati Uniti, da alcuni stati dell’Europa del Nord e da parte dei territori africani.

La bioarchitettura non porta a costruire edifici nella natura, bensì cerca di integrare la natura nelle località urbane.
In questa particolare branca dell’architettura si utilizzano tecniche che consentono il buon uso delle risorse energetiche e dei materiali che non sono inquinanti: legno, argilla, sughero, colori estratti da terre colorate o da erbe che non danneggiano l’ambiente e quindi neanche l’uomo, si crea così un giusto equilibrio che favorisce una migliore qualità della vita.  Gli edifici devono avere pareti spesse e doppi vetri per essere più protetti sia dal caldo che dal freddo, mentre per avere energia elettrica e acqua calda vengono usati pannelli solari, è molto importante infatti l’uso delle energie rinnovabili.
Nell’appartamento si può ridurre il fastidio di suoni e dei rumori che provengono dall’esterno inserendo nelle intercapedini materiali come il sughero che essendo poroso è un buon isolante ecologico e oltre a costituire un’ottima barriera contro i rumori, isola la casa dal freddo.
Anche l’energia eolica (quella posseduta dal vento) come quella solare può essere convertita in energia elettrica. Ci sono vere e proprie “fattorie del vento” composte da molti impianti eolici costruiti solitamente in alto mare dove l’impatto ambientale è minimo e il vento è più forte.
Anche la Terra ha la sua fonte di energia che si basa sullo sfruttamento del calore del sottosuolo, l’energia geotermica.
La temperatura del suolo aumenta man mano che si scende in profondità e in alcuni territori come l’Islanda, il cui sottosuolo possiede temperature più alte della media, è più facile sfruttare questo tipo di energia.
Le sorgenti d’acqua nel sottosuolo emanano vapori che vengono canalizzati verso delle turbine adibite alla produzione di energia elettrica. Il calore prodotto dai vapori può essere anche utilizzato per il riscaldamento di serre ed edifici che è reso possibile grazie a pompe di calore, cosa che permette all’uomo di vivere più sicuro (non si utilizza combustibile quindi non c’è rischio di incendio) e libero dalla dipendenza di gas e petrolio.
Oltre questo è molto importante la disposizione dell’arredamento.
Secondo uno dei pionieri della geobiologia Ernst Hartmann (1915-1992), esiste una sorta di invisibile rete che ricopre la superficie terrestre.  I punti di incrocio di questa rete magnetica, che si trovano a distanza di circa 2m per 2,50, sono chiamati “nodi di Hartmann” e risultano dannosi per gli esseri viventi, quindi è bene evitare di passare ore della giornata sui nodi sistemandoci letti o posti in cui  si legge o si lavora.

Per migliorare l’energia della casa si può anche applicare il Feng Shui di cui ho già parlato qui.

Le piante da interno possono essere usate per mantenere un’aria salutare in casa visto che riescono a combattere l’inquinamento domestico. La formaldeide presente
nelle colle usate per alcuni mobili o come conservante per saponi, cosmetici o shampoo, liberandosi nell’aria irrita gli occhi e il tratto respiratorio favorendo l’insorgere di infezioni come bronchiti e polmoniti. Le piante funzionano come una sorta di filtri biologici, riescono ad eliminare la formaldeide e altri composti organici volatili (VOC), ovvero sostanze chimiche che evaporano facilmente a temperatura ambiente. Sono molte le sostanze nell’appartamento che inalate possono causare problemi di salute dalla semplice tosse a una pesante cefalea, l’inquinamento domestico è dovuto per circa il 40% alle esalazioni dei materiali da costruzione, per questo si dovrebbe incrementare l’utilizzo di materiali non inquinanti.
E’ possibile vivere meglio, il nostro pianeta dispone delle giuste risorse per farlo.
L’eccessiva dipendenza dal petrolio e i vari interessi economici che ci sono sotto, stanno portando da molto tempo problemi alla Terra e di conseguenza a noi, dovrebbe appartenere all’essere umano l’intelligenza di capire lo sbaglio e usare una strada alternativa che è ben rappresentata dalle energie rinnovabili.

L’accumulo di denaro non può salvare dal disastro ambientale, la sete di potere può solo aggravare una situazione già critica.

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