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La piramide di Kukulkan

La foto scattata da Hector Siliezar il 24 luglio del 2009 durante un viaggio in Messico con la famiglia, attirò in poco tempo l’attenzione dei media.
Siliezar scattò delle foto con un iPhone alla piramide di Kukulkan, un tempio Maya. Al terzo scatto riprese le sue bambine davanti alla piramide, ma c’era altro nell’immagine: un fascio di luce appariva sul vertice del tempio.
I turisti erano sbalorditi, la foto era riuscita a catturare qualcosa che altrimenti non avrebbero visto. Fecero vedere l’immagine ad una signora nativa indios che disse: “Eran mi antepasados, mis abuelos..”, ossia: “Erano i miei antenati i miei nonni..”.
Disse loro che non dovevano farla vedere a nessuno. Siliezar non ascoltò il consiglio e notando che fra i turisti c’era il giornalista e presentatore televisivo messicano Renè Franco decise di mostrargli la foto. Anche lui rimase colpito dallo scatto.
Quando tornò in onda il suo programma il giornalista invitò un’altro presentatore Jaime Maussan al quale raccontò della foto e gli disse che una guida turistica vedendola affermò: “Esta hay que guardarlas, di esta ne hay pocas pero si occurren” ovvero: “Bisogna conservare questa foto, di queste ve ne sono poche, però si che succede”.
In seguito la foto fu analizzata da esperti italiani e messicani risultando più che autentica. La storia fu ufficialmente riconosciuta come veritiera.
Nonostante ciò non mancò chi era convinto che il fascio di luce fosse solo la causa di un problema tecnico generato da un temporale.
Reazione diversa quella dello scienziato della Nasa Jonathan Hill secondo ciò che fu riportato dal portale scientifico Livescience.com.
Hill, il cui compito era di esaminare foto di pianeti sconosciuti, rimase colpito dallo scatto affermando che era un “immagine impressionante”.